Le borse del Madagascar. Appese così in alto sembrano ancora più colorate. Il padre procede spedito, un albero di Natale piantato nella sabbia. Dietro il figlio, forse anche più alto, come mi sembra naturale. Lui non ha la tunica elegante del padre. Lui ha la maglia di Pirlo. Quella di quando era al Milan. Le borse del Madagascar non ci stanno benissimo ma lui non ci fa caso. Mi sta passando accanto adesso.Ho già scosso la testa all'occhiata interrogativa del padre e lui non mi degna di uno sguardo. Mi piacerebbe domandargli come si chiama, ma non ci riesco. Vedo le borse danzare tra gli ombrelloni mentre si allontanano. Mi ritrovo a pensare che ci definiamo solo attraverso quello cui riusciamo a rinunciare. Solo quello diventa per sempre.